16/07/2014
"Addio Chiara, che hai dato forza a migliaia di disabili sardi.
Ci sono vite che lasciano tracce indelebili. Vite capaci di trasmettere amore, fede, coraggio, forza, speranza. Vite che suscitano sentimenti travolgenti. Vite capaci di dare un senso compiuto a quelle di migliaia di persone.
Quella di Chiara Espa è stata una di queste. Nata con una grave menomazione al cervello, avrebbe dovuto vivere meno di un anno. È morta ieri dopo aver combattuto per 27 anni. E dopo aver consentito a centinaia di persone come lei e alle loro famiglie di avere una migliore assistenza. Lo ha fatto anche grazie all'instancabile lavoro del padre Marco e della madre Ada che nel 1990 hanno fondato l'Abc Sardegna, un'associazione di volontariato che riunisce famiglie che si fanno carico in prima persona della riabilitazione e del progetto di vita dei propri figli.
Papà Marco, da consigliere comunale e regionale, ha lottato per lei e per tutti i disabili perché fossero assistiti in casa e trovassero meno ostacoli possibile alla loro piena integrazione sociale.
Ieri, nel suo profilo facebook, ha postato questo epitaffio: «Grazie Chiara! Sembra incredibile il bene che hai fatto in questi intensissimi 27 anni vissuti insieme. Dovevi vivere meno di un anno, ma avevi un disegno speciale, migliorare la vita di migliaia di persone. Noi non abbiamo fatto nulla, ti abbiamo solo seguito. E continueremo a farlo. Ciao amore nostro, amore mio». (f. ma.)"
Fonte: L'Unione Sarda, 16 luglio 2014